Come cambia il marketing col GDPR

04 ottobre 2018Ultimo aggiornamento 11 novembre 2024
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Il 25 maggio 2018 è definitivamente entrato in vigore il GDPR, il Regolamento Europeo 16/679 sulla protezione dei dati personali. Questo cambiamento normativo trova le sue origini nella rivoluzione digitale che sta radicalmente trasformando non solo il modo in cui vengono erogati i servizi ma anche il concetto stesso di dato personale.

Ma che cosa cambia in concreto per chi si occupa di marketing?

Innanzitutto va fatta una doverosa premessa. Il General Data Protection Regulation interessa tutte le aziende, gli enti e le organizzazioni pubbliche e private che trattano dati di cittadini dell'Unione Europea, di qualsiasi natura e dimensione, senza eccezioni. E per tutte è necessario innanzitutto essere consapevoli di cosa è cambiato e far riferimento al principio guida di privacy by design fin dalle fasi di progettazione delle attività.

Per le campagne di comunicazione via email, telefono, posta o messaggio diretto le regole restano sostanzialmente quelle previste dal D.Lgs 196/2003, il codice della privacy italiano recentemente armonizzato: si potrà infatti agire solo dopo aver ricevuto dal destinatario il suo consenso esplicito e inequivocabile.

Cambia molto poco anche quando su internet raccogliamo dati di navigazione anonimi per fare analisi statistiche, ad esempio con l'ausilio di Google Analytics, il popolare servizio che consente di capire chi sono e cosa fanno i visitatori di un sito web o di un'app che gestiamo. È sempre necessario continuare ad informare preventivamente gli utenti e a questo scopo può andare bene un'informativa breve, la cosiddetta cookie policy.

Il discorso, invece, è più complesso quando quegli stessi dati non sono anonimizzati o comunque permettono all'azienda di identificare uno specifico utente ad esempio per attività di retargeting, una forma di pubblicità online che si basa sul nostro comportamento in rete. In tal caso, infatti, è richiesto il consenso. Questo è sicuramente uno dei temi più rilevanti per chi si occupa di marketing perché l'adesione al GDPR potrebbe anche significare rivedere la user experience che abbiamo progettato.

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