Dal GITEX GLOBAL 2024: una visione su privacy e AI nel cuore del Medio Oriente

28 novembre 2024Ultimo aggiornamento 11 dicembre 2024
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Scrivo questo articolo nel viaggio di ritorno da Dubai. Immaginami seduto nella sala d’attesa dell’aeroporto della città. Proprio ora, davanti a me, sta passando un uomo in kandoora, l’abito tradizionale maschile degli Emirati Arabi: bianco, lungo, leggerissimo. Parla con un uomo d’affari africano dall’aria cordiale. Guardo alla mia destra ed ecco uno yankee rampante – uno di quelli che avrò visto decine di volte nei miei viaggi a Manhattan negli anni ’90 (sono tornati di moda?). Corre verso il gate insieme a una donna asiatica che, ci scommetto la spada laser, lavora nell’IT di qualche multinazionale. 

Una risata alla mia sinistra segnala un gruppo di europei e australiani intenti a testare qualcosa su uno smartphone. Immagino una nuova applicazione di intelligenza artificiale. Più in là, ingegneri informatici indiani e giapponesi dall’aria un po’ nerd si scambiano ossequi e biglietti da visita (sì, quelli di carta, che da noi sono passati di moda, ma in Giappone sono parte integrante del galateo). 

L’atmosfera che si respira qui all’aeroporto internazionale di Dubai non è molto diversa da quella che ho aspirato a piene nari, come dicono quelli aulici, alla fiera più importante del mondo nel settore della tecnologia e dell’AI: GITEX GLOBAL 2024. 

GITEX 2024: esaltante e incredibile, anche per un veterano della tecnologia come me

Esaltante e incredibile. Non ho altri termini per descrivere la fiera GITEX GLOBAL 2024 di Dubai. E se mi conosci sai che non sono uno che si spreca in complimenti. Partecipare a un evento del genere per qualità e numeri – migliaia di espositori, centinaia di migliaia di visitatori da tutto il mondo – è stato formativo e stimolante. Ho visto con i miei occhi il ritmo impressionante dell’evoluzione tecnologica del Medio Oriente. Una regione che si sta affermando come ponte tra Europa e Asia, aprendo nuove porte verso l’enorme mercato di India e Pakistan. Paesi che guardano con interesse alle questioni digitali, privacy e dell’intelligenza artificiale.

Durante la fiera ho avuto l’opportunità di parlare con dirigenti, professionisti ed esperti di questi paesi e sono rimasto piacevolmente sorpreso: erano molto interessati al GDPR e all’AI Act. Non me l’aspettavo. Insomma, mi sono sentito un po’ un Marco Polo che parte per illustrare i principi del Regolamento al di là del Mediterraneo.

L’accelerazione del digitale in Medio Oriente: velocità ipersonica unita a interesse per privacy e AI

A Dubai, ho toccato con mano la "velocità ipersonica" con cui si sviluppano le tecnologie emergenti. Tecnologie di altissimo livello: AI Multimodale, analisi di dati sanitari complessi da usare in ambito diagnostico e per sviluppare nuove cure, applicazioni per il settore finanziario, per il clima, per le smart cities… Roba che, se prendi le innovazioni europee degli ultimi 10 anni, ti sembra che le abbiano sviluppate dei maestri d’ascia medievali. 

È chiaro ormai che il Medio Oriente è diventato strategico per chi, come me, lavora per sviluppare soluzioni avanzate di protezione dati e compliance IA. Lo vedo sempre di più come il punto di incontro tra oriente e occidente. 

Un hub di innovazione, da tenere sott’occhio. Anche perché c’è una forte attenzione verso i temi della privacy e della gestione dell’AI, che sono percepiti, ormai, come una priorità. La sfida, per quello che ho visto, è coniugare questa innovazione ipersonica col rispetto della protezione dei dati, in un contesto di smart cities e automazione diffusa. 

E la presenza dell’Autorità garante italiana, nella persona di Agostino Ghiglia, è stata determinante per portare – direttamente dal palco dell’evento - la visione italiana su questi temi. 

Agostino Ghiglia sul palco del GITEX 2024

Al GITEX, ho avuto il piacere di collaborare con Agostino Ghiglia, dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali. Sul palco, come speaker, Ghiglia ha sottolineato l’importanza della visione italiana della compliance, in contesti internazionali.

Perché il Garante negli anni si è mosso molto in questo senso.
Per esempio, quando per primo ha detto: stop, OpenAi! Dimostra che stai facendo le cose in regola… 

Piccolo promemoria, per chi non se lo ricorda: è stato proprio il Garante italiano a bloccare ChatGPT perché non era conforme. Io me lo ricordo molto bene. Perché sul momento la cosa è stata accolta con scherzi e battutacce. Ma quando altri Garanti hanno fatto lo stesso, chi diceva “i soliti italiani…” ha riso di meno…

Punto. Torniamo al GITEX. 

Guardando a oriente: l’Asia nel mirino 

A Dubai, guardare ancora più a oriente, al di là del Golfo Persico, è stato naturale. E cosa c’è oltre il golfo? Ci sono l’India e il Pakistan. Due mercati immensi, che hanno bisogno di soluzioni di compliance moderne per adattarsi alla crescita digitale e dove la domanda per prodotti di questo tipo è in crescita. Il GITEX è stato l’occasione per aprire canali di comunicazione diretti con queste nazioni. 

Quindi?
Quindi preparati a vedermi partire per Islamabad o per Bangalore.

Sto scherzando (forse). Chissà!

L’esperienza di RAISE Academy al GITEX

E adesso ti racconto cosa ho fatto io al Gitex. Ero lì come direttore della RAISE Academy. Bene. Prima cosa: mi sono sentito un po’ Gandalf e un po’ Silente – una via di mezzo tra mago dai superpoteri e professore barbuto che dispensa consigli - perché molti professionisti privacy alle prime armi si sono avvicinati a me per chiedere consigli pratici per gestire efficacemente la loro attività. 

Sottolineo: pratici. Ancora una volta, vedi quanto è importante adottare un approccio formativo che vada oltre la teoria? Io lo dico da sempre. 

Quindi mi sono divertito. Perché, quando faccio formazione mi diverto sempre. E ho condiviso anche al GITEX, il patrimonio di conoscenze della RAISE, che oggi conta numerosi interventi sulle best practice sui temi del GDPR e dell’intelligenza artificiale. Oggi più che necessari, viste le sfide della compliance nei contesti globali. 

Dal GITEX al GDPR Day, dal GDPR Day al GDPR Forum

Fra poco lascerò Dubai. La voce suadente sparata a palla, che mi ricorda che è ora di andare, ha appena finito di bombardarmi le orecchie. E quando rientrerò in Italia? 

Non starò di certo fermo. Continuerò a partecipare agli eventi di settore. Il più importante da qui a Natale è il GDPR Day, che quest’anno si tiene a Bologna. Sarò sul palco per parlare di intelligenza artificiale e porterò con me gli spunti e le idee che mi ha lasciato il GITEX. Un’occasione per far crescere la consapevolezza sui temi della fiera più tecnologica del mondo, anche in Italia. E poi di nuovo in pista per preparare il nostro evento: il GDPR Forum, che si terrà il 7 febbraio 2025 a Reggio Emilia, in una location che mi piace molto: Ruote da Sogno (lo sai che sono appassionato di motori, no?).

L’evento sarà gratis e aperto a tutti. E il tema, ovviamente, non può che essere l’intelligenza artificiale. Parleremo di AI, ma anche di soluzioni, perché l’AI Act è stato approvato e bisogna muoversi, come sempre, nel perimetro della compliance. 

E tu ci sarai? Perché ne vedremo delle belle. 

Last but not least… 

Un’ultima riflessione personale: esperienze come il GITEX ti permettono di capire come approcciare la privacy in un contesto davvero globale. Lo confesso, prima di arrivare pensavo di essere la solita mosca bianca, che parla di GDPR in un mondo di persone interessate solo all’innovazione spinta. Invece, ho trovato diverse persone e aziende che vedono la protezione dati non come un ostacolo, ma come una priorità strategica. 

L’obiettivo che pongo a me stesso e a PrivacyLab è continuare a lavorare con realtà internazionali per costruire una cultura della privacy che risponda alle sfide di un mondo sempre più connesso. 

 
RIPRODUZIONE RISERVATA. Ne è consentito un uso parziale, previa citazione della fonte.

Biografia dell'autore

Andrea Chiozzi è nato a Reggio Emilia il 4 Agosto del 1969, reggiano “testaquadra” DOC come il lambrusco, ed è sposato con Luisa che lo sopporta da più di vent’anni.
Imprenditore e consulente, da più di 12 anni è l’Evangelist del GDPR.

Attività professionali:
Andrea Chiozzi è il fondatore di PRIVACYLAB, per la gestione avanzata delle attività legate alla compliance per il Regolamento Europeo 679/2016.
Esperto di GDPR e protezione dei dati personali (soprattutto nelle aree più problematiche quali il marketing digitale e i social network, il digital advertising, l’Internet of Things, i Big Data, il cloud computing),
Andrea presta consulenza per la media e la grande industria italiana e si occupa di organizzare e condurre i consulenti aziendali ad un approccio ottimizzato alla gestione della Compliance GDPR.
È ideatore del sistema Privacylab e della metodologia applicata ai consulenti certificati GDPR. 
Nel 2003 dà vita alla figura di “Privacy Evangelist” e comincia a girare l’Italia come relatore in vari convegni e corsi in tema di protezione dei dati personali arrivando a evangelizzare più di 10.000 persone.

È commissario d’esame per:

UNICERT per lo schema DSC_12/30 per Consulenti Certificati GDPR
TÜV dello schema CDP_ 201 Privacy Officer, Bureau Veritas
CEPAS Bureau Veritas DATA PROTECTION OFFICER per lo schema SCH73 norma Uni 11697:2017 (Accredia) 
ACS ITALIA DATA PROTECTION OFFICER per lo schema SCH01 norma Uni 11697:2017 (Accredia)
UNIVERSAL Gmbh DAKKS per lo schema ISO/IEC 17024:2012 "DATA PROTECTION OFFICER"

E' certificato con:
Unicert come "Consulente Certificato GDPR" n. 18203RE22
TÜV come “Privacy Officer e Consulente Privacy” n. CDP_196.
Cepas Bureau Veritas "Data protection Officer" n. DPO0206
UNICERT DAKKS " Data Protection Officer" n. DPO 0818 010012

Fa parte del Comitato Scientifico Privacy di Torino Wireless, GDPR Academy e di Agile DPO .

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