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FUTURE OF DATA. Martedì 30 novembre 2021, ci siamo trovati online con le maggiori associazioni di categoria impegnate nella tutela, nella riflessione e nella gestione dei dati personali, per confrontarci sul futuro dei dati. Perché i dati siano interoperabili e perché siano valorizzati per diventare preziose informazioni.
7 ore di evento per un appuntamento online e gratuito, organizzato da MigliorAttivaMente, associazione di promozione sociale, che ho fondato insieme ad altri professionisti che, come me, sono impegnati nella divulgazione per aumentare la consapevolezza e colmare il divario sociale e digitale in Italia.
7 ore di evento per un appuntamento online e gratuito, organizzato da MigliorAttivaMente, associazione di promozione sociale, che ho fondato insieme ad altri professionisti che, come me, sono impegnati nella divulgazione per aumentare la consapevolezza e colmare il divario sociale e digitale in Italia.
All’evento hanno partecipato i massimi esperti del settore, fra cui Guido Scorza, componente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali.
I dettagli dell’evento: relatori, temi e riflessioni sul futuro dei dati
A introdurre e condurre l’evento è Giuseppe Pacelli, Data Governance Strategist, E-Leader e Data Protection Officer, nonché Presidente di MigliorAttivaMente. A cui è seguito l’intervento di Matteo Colombo, Presidente dell'associazione ASSO DPO, e Francesco Gualtieri, uno dei soci fondatori di MigliorAttivaMente, sul “tema profili comparativi del diritto alla protezione dei dati personali”.
Successivamente, Rocco Panetta, Country Leader per l’Italia della IAPP, International Association of Privacy Professionals, ha affrontato il tema dell’interoperabilità e protezione dei dati come strumento di welfare, mentre Federico Vincenzi, socio di MigliorAttivaMente ed Elena Bassoli, Presidente di ANGIF, Associazione Nazionale Giuristi Informatici e Forensi, sono intervenuti sul tema “l’algoritmica giuridica tra istanze predittive e aporie normative”.
Gli interventi della mattina si sono conclusi prima con il punto di vista di Monica Perego, fondatrice del gruppo degli Idraulici della Privacy, e Lorenzo Ruspi, socio fondatore di MigliorAttivaMente nel dibattito “Intelligenza artificiale, processi e procedure... viaggiano a velocità diversa” e poi con l’intervento di Gloriamaria Paci, Presidente dell'Associazione Protezione Diritti e Libertà Privacy. Insieme a Giulia Bertaiola, tra i fondatori di MigliorAttivaMente, Paci ha sottolineato l’importanza dell'attività di sensibilizzazione e della promozione della cultura, per il raggiungimento della consapevolezza per la protezione dei dati personali.
Guarda il video con gli interventi del mattino:
La tavola rotonda ha riaperto nel pomeriggio con il mio intervento in qualità di fondatore e vice Presidente di MigliorAttivaMente e Luca Bolognini, Presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati. Abbiamo parlato di "metaverso e l'evoluzione dei social: implicazioni giuridiche e scenari di tutela delle persone nel "tutto digitale".
A seguire Nicola Giudice, Responsabile del Servizio di conciliazione CAM, e Federico Vincenzi sono intervenuti per parlare di gestione dei conflitti in tema di privacy, mentre Giulia Bertaiola e Michele Iaselli, Presidente dell'Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy (ANDIP), hanno dibattuto sulle nuove prospettive della tutela del dato, alla luce della crescente evoluzione tecnologica.
Successivamente Giuseppe Pacelli e Marco Scialdone, dell'Associazione Euroconsumers, sono intervenuti con una riflessione su “la valorizzazione economica del dato personale: verso un reddito da profilazione?”
Conclude la giornata di FUTURE OF DATA, l’intervento di Guido Scorza, componente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, intervistato da Giuseppe Pacelli sul tema dell’accountability e dell’autoregolamentazione.
Guarda il video degli interventi del pomeriggio:
Bene. Fin qui i dettagli dell’evento promosso da MigliorAttivaMente.
Ma che cos’è MigliorAttivaMente? E soprattutto perché è nata?
MigliorAttivaMente: cos’è, perché è nata e cosa fa
Dal 2003 porto avanti il mio impegno come Privacy Evangelist. Ho fondato PrivacyLab. Poi l’Accademia di formazione efficace RAISE Academy. Oggi – precisamente a inizio 2021- ho deciso di fare un altro passo verso l’evangelizzazione. Insieme ad altri professionisti, fra i massimi esperti di Data Protection a livello nazionale, ho deciso di fondare una nuova associazione: l’associazione di promozione sociale MigliorAttivaMente.
Perché è nata e quali sono i suoi obiettivi?
Te lo spiego citando Giuseppe Pacelli, Presidente dell’associazione:
“MigliorAttivaMente è un progetto che prende forma in una no profit, che si è costituita nel 2021. Ha l'obiettivo di colmare il divario digitale e, con il digitale, tentare di facilitare la vita ai cittadini. Quindi l’obiettivo è anche quello di colmare il divario sociale, cioè di recuperare quelli che, tecnicamente, si chiamano "emarginati digitali". Abbiamo l'ambizione di intersecare diversi schemi, framework e normative come, per esempio, la protezione dati personali, la transizione al digitale o il servizio civile digitale.
Tutti argomenti spesso visti in maniera verticale, non sistemica, non a 360° e che, purtroppo perdono, spesso e volentieri, la persona che dovrebbe invece rappresentare il baricentro di tutto: il cittadino, l'interessato al trattamento, il consumatore, a seconda dell’angolo prospettico da cui si sta vedendo quella stessa persona.
In MigliorAttivaMente abbiamo un’organizzazione, perché ce lo richiede la normativa. Per cui io ho avuto l’onore di essere eletto come Presidente e tu, Andrea Chiozzi come vice Presidente, ma in realtà l’idea è quella di mantenere una tavola rotonda: uno vale uno, sempre. Abbiamo un sistema organizzato attraverso il digitale – e non potrebbe essere diversamente - e siamo facilitatori. Facilitiamo il digitale.
Abbiamo tre facce.
La prima è proprio questa: recuperare il cittadino, spiegando che tante sigle - come SPID, DPO eccetera - sono schemi studiati per lui. Il cittadino non deve diventare un informatico, non deve diventare un innovatore. Il cittadino deve fruire di servizi reingegnerizzati e noi lo aiutiamo a conoscerli.
Poi ci rivolgiamo alle organizzazioni, pubbliche e private. Questo è il nostro secondo volto.
A queste ricordiamo che i servizi vanno implementati anche in una dimensione digitale. Non solo come obbligo normativo - penso ad esempio all’obbligo di digitalizzazione della PA - ma anche come opportunità. È l'opportunità di poter rimanere sul mercato - pensiamo a quegli esercizi commerciali che sono stati costretti alla chiusura dal Covid - quindi senza dover essere fisicamente presenti ovunque.
E poi, infine, ci rivolgiamo ai professionisti che sono già pronti, in astratto, e per loro stiamo organizzando delle sessioni formative, anche in role palying, simulando casi concreti, per imparare, per esempio, a gestire un data breach, come avviene l'esercizio dei diritti dell'interessato. Anche in questo caso, abbiamo l'ambizione di passare da quello che è un concetto in astratto a uno in concreto.”
Questa è MigliorAttivaMente.
Abbiamo obiettivi ambiziosi, siamo ambiziosi.
E guai a non esserlo!
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