La Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) si è pronunciata lo scorso 16 luglio (c.d. “Sentenza Schrems II”) in merito al regime di trasferimento dei dati tra l'Unione europea e gli Stati Uniti invalidando la decisione di adeguatezza del "Privacy Shield, adottata nel 2016 dalla Commissione europea in seguito alla decadenza dell'accordo "Safe Harbor".
Nella stessa sentenza la CGUE ha, inoltre, ritenuto valida la decisione della Commissione UE n. 2010/87 relativa alle clausole contrattuali tipo per il trasferimento di dati personali a responsabili del trattamento stabiliti in Paesi terzi, introducendo, però, particolari condizionamenti nella valutazione di adeguatezza del Paese di destinazione e una forte responsabilizzazione degli attori in gioco.
Alla luce di questo ne discuteremo con il Dott. Luigi Montuori dell'Autorità Garante e con l'Avv. Luca Bolognini dell'Istituto Italiano Privacy.